La cache di pagina memorizza il codice HTML completo delle pagine per accelerarne il caricamento e ridurre l’elaborazione del server. Quando la cache è attiva, le pagine vengono servite in forma statica finché non diventano obsolete.

Quando attivata, le pagine generate da PHP vengono salvate come versioni HTML statiche. Le richieste successive non richiedono elaborazione PHP, riducendo i tempi di risposta. La funzione non si applica agli utenti autenticati.
Utilizza regole scritte nell’.htaccess per servire versioni statiche delle pagine, evitando l’esecuzione del codice PHP. Richiede l’uso del server Apache con supporto mod_rewrite. Le pagine memorizzate in cache possono essere servite direttamente dal file system, riducendo ulteriormente il carico del server.
In alcune configurazioni, PHP potrebbe doversi occupare nuovamente della generazione del file in cache, ma il contenuto statico viene comunque recuperato più rapidamente rispetto alla rigenerazione completa della pagina.
Valore che indica per quanto tempo la versione statica rimane valida. Deve essere inferiore al TTL delle risorse combinate e del resto delle impostazioni di ottimizzazione.
Se attiva, la cache delle pagine viene differenziata tra dispositivi desktop e mobile. Ciò permette di servire varianti distinte quando il layout differisce in modo significativo tra le due piattaforme.
Permette di evitare la memorizzazione di specifici URL. È sufficiente indicare una porzione della stringa da escludere, senza necessità di riportare l’URL completo.
Quando attivata, elimina tutte le cartelle di cache generate dal plugin, inclusi i contenuti creati da altre sezioni (ad esempio cache di risorse). Utile se si rilevano conflitti o incongruenze tra versioni di file. L’operazione può rallentare temporaneamente il sito finché la cache non viene ricostruita.
La pagina istantanea precarica la pagina prima che venga aperta. Il caricamento viene avviato quando l’utente passa il cursore su un link o tocca un link nei dispositivi mobili. L’obiettivo è ridurre il tempo di apertura percepito.
Quando attivo, il plugin avvia il caricamento anticipato della pagina collegata al link su cui l’utente interagisce. I dispositivi mobili possono ottenere un beneficio ridotto rispetto al desktop perché il precaricamento è basato su eventi di movimento o tocco, che in alcuni browser non vengono inviati con sufficiente anticipo.
Imposta la soglia temporale per avviare il precaricamento. Un ritardo minore avvia il caricamento prima, aumentando la probabilità che la pagina sia già pronta al momento del click. Un ritardo più alto riduce il carico di richieste superflue nelle situazioni di alto traffico o se l’utente passa rapidamente su più elementi interattivi.